MORE_Book Intro To Utopian Project ( Roberta Gucci Cantarini )

INTRO TO Utopian Project
Dalla Prefazione di MORE ( GRRRzetic edizioni )
Ed. 1/250 - 64 pagine a colori
Italiano-Francese


“Cercando e costruendo nell’azzurro il vero, il reale, là dove il puro dato di fatto scompare – incipit vita nova.”

                                                                                                                (Ernest Bloch, Spirito dell’utopia)


Parlare di utopie, per Eleonora Chiesa, è in partenza un sacrificio. All’interno della propria ricerca, attraverso video, performances e progetti articolati, Eleonora ha spesso indagato lati oscuri della natura dell’uomo e della sua storia.
Sovraesponendo ed isolando schemi e maschere, ha messo al microscopio ciò che ci allontana da chi siamo e anzi lavora dentro di noi contro la nostra stessa sopravvivenza e realizzazione – malattia, paura, ingiustizia, sopraffazione... Intro to Utopian Project è testimone di un atto di fede, più che di uno sforzo di volontà: un salto al di là di quella che appare l’ evidenza dei fatti.

La commozione che pervade guardando il video, ascoltando l’Internazionale sussurrata che si unisce al fruscio della quercia piegata aproteggere la terra intorno a sé e alle sonorizzazioni di Port Royal, è la stessa forza che chia- ma la protagonista ad uscire allo scoperto.L’istante della svolta è colto da Chiesa prima ancora di una giustificazione e di un ragionamento strutturato. É la scelta solitaria di un individuo che non è più solo se stesso, i limiti e pericoli di cui ha fatto esperienza. La ragazza si abbandona, si addormenta all’aperto in piena fiducia verso la storia: si concede il pieno amo- re per il futuro e, cosa ancora più difficile, per il presente. Questa riconciliazione con il reale diventa, nella visione dell’artista, un processo assolutamente necessario e un punto di non ritorno.

Per Eleonora Chiesa, utopia non è mai, dunque, un modello cui tendere né una speranza, se non intesa come vivo corso della storia dell’uomo: deve essere una certezza. L’utopia non è qualcosa di là da venire, proiettato in un ansioso futuro, ma la parte di noi più concreta e presente che ha luogo qui, finalmente.

( Roberta Gucci Cantarini )
  Ottobre 2008