Viadotto Polcevera
Fu Ponte Morandi
Stampa fotografica, pennarello - Esemplare unico
Accade qualche volta che Lo spazio si riprenda se stesso, così guardiamo un vuoto che prima era occupato da un corpo che non c'è più. Nel caso del Viadotto Polcevera, una grande assenza fisica, e Il fiume torna ad essere fiume, abitato solo dagli uccelli senza essere piu attraversato dalla civilta umana. Da più di 20 anni gli aironi cinerini visitano e nidificano regolarmente in val polcevera, e spesso è facile passando con il treno o in auto, vederli sul letto del fiume.Gli Aironi continuarenno ad esserci, a scampo di ulteriori disastri o sversamenti di petrolio.
Gli esseri umani modificano l'ambiente, spesso in maniera permanente. Ogni tanto queste modifiche riportano degli errori di valutazione (penso adesso al Vaiont ). L'errore è una falla, un apertura nel sistema che, pur nella tragedia, attiva nuove variabili e possibilità. I fatti in seguito al crollo del ponte ci inducono a riflettere attentamente sul nostro agire come specie nell ambiente. A partire dagli anni '60, in una valle abitata da migliaia di persone, sono state costruite raffinerie petrolifere, fabbriche di amianto e acciaierie, provocando un elevato livello d'inquinamento con tutti gli effetti collaterali alla salute sociale che ne derivano. Mentre oggi si scava per il Terzo Valico, questo tipo di pratica e di visione ha delle conseguenze dirette.
Nelle abitazioni interessate dalla calamità del ponte, come nel resto di quella che diventò velocemente una zona industriale, non ci abitavano i costruttori o gli architetti, ma ferrovieri, portuali e operai di Ansaldo e Italsider, lavoratori, italiani e stranieri. Persone che quando muoiono diventano numeri nelle statistiche, come i 1300 che ogni anno perdono la vita sul lavoro. Il viadotto Polcevera, Fu Ponte Morandi, è interrotto dal 14 agosto 2018, nel crollo sono morte 43 persone e 566 sono state sfollate. Quel moncone di ponte spezzato sembrava l'immagine della Repubblica.
(Eleonora Chiesa)
Immagine realizzata in risposta alla Call Filling the Absence, indetta nel 2019 da Pinksummer contemporary art nell'ambito dell'omonima mostra di Yona Friedman e Peter Fend a cura di Emanuele Piccardo e Andrea Canziani.
https://www.pinksummer.com/open-call-filling-the-absence-deadline-15-marzo-2019/
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