I Love You

Performance - live mixed media
@ MACAO Nuovo centro per le Arti, la Cultura e la Ricerca, Milano

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I Love You
Photos of perfomance

Nell' introitus che apre il Systema Carlo Linneo scrive: "l'essere umano non ha nessuna identità specifica se non quella di potersi riconoscere", e questo riconoscimento è proprio quello che può avvenire attraverso il contatto con l'Altro/a come mezzo di conoscenza, come se questo fosse al tempo stesso, il riconoscimento della propria immagine allo specchio.
La considerazione che abbiamo di chi consideriamo Persona e della sua individualità avviene durante un momento di riconoscimento, un riconoscimento simile a quello che il bambino prova guardandosi allo specchio attraverso la mediazione di un adulto che lo spinge in quest'azione, per usare un esempio molto diffuso  nei testi di Lacan.

Il riconoscimento è comprensione. Riconoscere Qualcuno è come specchiarsi, vedersi nell'occhi dell'Altro riconoscendo se stessi, sentire (insieme) di condividere diritto di esistenza e appartenenza al mondo.

L'azione consiste nel far specchiare le persone partecipanti attraverso l'uso di uno specchio in cui è scritto I Love you. Questo gesto ripetuto, viene compiuto a volto coperto, mascherando temporaneamente l'identità dell'agente che lo effettua. Per un viso che si cela ve n'è un altro che si rivela guardandosi nei propri occhi come negli occhi dell'altro.


ENGLISH :

In the introitus that opens the Systema, Carlo Linnaeus writes: "the human being has no specific identity other than that of being able to recognize himself", and this recognition is precisely what can happen through contact with the Other as a means of knowledge, as if this were at the same time, the recognition of one's own image in the mirror.
The consideration we have of who we consider a Person and of his or her individuality occurs during a moment of recognition, a recognition similar to that which the child feels when looking in the mirror through the mediation of an adult who pushes him into this action, to use a very simple example. widespread in Lacan's texts.

Recognition is understanding. Recognizing Someone is like looking in a mirror, seeing yourself in the eyes of the Other recognizing yourself, it is feeling (together) that you share the right of existence and belonging to the world.

The action consists in having the participating people look at themselves through the use of a mirror on which "I Love you" is written.
This repeated gesture is performed with a covered face, temporarily masking the identity of the agent performing it.
For a face that is hidden there is another that is revealed by looking into one's own eyes as well as into the eyes of others.



Comunicato stampa
evento in cui si è svolta l'azione


EXPLOIT!

Presentazione libro, giornata di studio,  incontro con i curatori, azioni live

a cura di Giorgio De Finis, Fabio Benincasa, Andrea Facchi

℅ MACAO, Nuovo centro per le Arti, la Cultura e la Ricerca - Milano 


EXPLOIT! celebra lo stato nascente, la primavera, l’innamoramento, i mondi nuovi, il potere dell’immaginazione, le utopie concrete, gli sconfinamenti, le pratiche e i territori di libertà. Senza voler ricadere nel gioco mediatico del contro-EXPO, EXPLOIT intende scendere nell’arena della società dello spettacolo con il suo show, per dimostrare che un modo diverso di fare arte, cultura, politica è ancora possibile.

Le ragioni che hanno portato a lavorare in tanti a questo progetto e alla realizzazione di un volume di 1104 pagine che il 2 maggio 2015 è stato presentato a Macao nell’ambito di una giornata densa di interventi e momenti performativi a cui tutti/e sono stati invitati per discutere sul tema complesso del rapporto tra arte, movimenti e politica, sul ruolo dell’artista e sulla possibilità che l’arte ha di cambiare il mondo, ma anche sugli spazi di libertà e di immaginazione che è possibile oggi costruire per sottrarci alla dittatura della globalizzazione e del capitalismo finanziario.

EXPLOIT! è libro, un volume, vero zibaldone con interventi che avremmo voluto anche manoscritti, come fosse un codice medioevale contemporaneo da copiare e custodire (per preservarlo dai saccheggi e dalle violenze delle guerre presenti e da quelle a venire), con una parte introduttiva teorica e una ampia sezione dedicata a manifesti, istruzioni per l’uso, pratiche edificanti, opere esemplificative, collettive, virali, replicabili, militanti. Questo non è un libro-programma, tutt’al più un libro-programmatico, una raccolta di mappe del tesoro dell’isola che non c’è. 

Interventi di : Carmelo Baglivo, Marco Baravalle, Fabio Benincasa, Brigate Poeti Rivoluzionari, Vittoria Broggini, Gerald Bruneau, Daniela Bezzi, Mono Carrasco, Caterina Cavina, ClownArmy Bari, Maurizio Corrado, Mauro Cuppone, Gianfranco D’Alonzo, Giorgio de Finis, Paolo Di Vetta, Andrea Facchi, Ida Fare’, Gaetano Fracassio, Elisa Franzoi, Cecilia Guida, Giuliano Lombardo, Nicolas Martino, Massimo Mazzone, Gabriele Mina, Marco Pacioni, Michela Pasquali, Cristiano Quagliozzi, Giuseppe Stampone, Stefano Taccone. 

Azioni performative di  Eleonora Chiesa, Sarah Revolterra, Natasa Korosec, e Sergio Racanati su invito e a cura di Paolo Angelosanto.